CASTELTERMINI: LA “VENDEMMIA ANTIMAFIA” NEL TERRENO CONFISCATO A COSA NOSTRA.

Ieri mattina, (30/09/22) alla presenza delle autorità militari, civili, religiose e delle rappresentanze di tutti gli istituti scolastici di Casteltermini, si è svolta la “vendemmia antimafia” presso il terreno confiscato alla mafia, che si trova in contrada Fontanafredda a circa 11 km dal centro montano. Partner della vendemmia è stata la cooperativa “Libera Terra-Rosario Livatino” che gestisce il fondo castelterminese, già proprietà del boss Vincenzo Licata di Grotte.

La “vendemmia antimafia” ripresa l’anno passato dopo l’interruzione per la pandemia da Covid-19, ha mantenuto la presenza fondamentale degli alunni dell’Istituto Comprensivo “G.A. De Cosmi”, con il Dirigente Scolastico dott.ssa Graziella Parello, che degli studenti iscritti agli indirizzi locali del Professionale, del Tecnico e del Liceo dell’IISS “Archimede”, con il Dirigente Scolastico dott.ssa Giuseppina Gugliotta. I ragazzi, “vignaioli per un giorno”, si sono addentrati tra i filari a raccogliere l’uva come simbolo di un frutto buono laddove il male, con presunzione, desiderava prolificare.

Questo il merito e la missione dell’associazione “Libera” di Don Luigi Ciotti e rappresentata a livello provinciale da Vittorio Avveduto – di cui la cooperativa “Rosario Livatino-Libera Terra” presieduta da Giovanni Lo Iacono fa parte – da sempre proiettata a comunicare questa cultura della legalità proprio ai giovanissimi, perché da loro parte e dipende il futuro della società siciliana.

La gioia e la spensieratezza di questa vendemmia, intesa come una vera e propria festa dell’autunno, sono state amplificate da un preciso messaggio di fondo: il coraggio dell’onestà e il perseguimento del bene comune. La forza e la solidità di questa testimonianza è stata condivisa all’unisono anche da tutti gli altri attori presenti: il Sindaco Gioacchino Nicastro, l’amministrazione comunale al completo, il comandante della polizia municipale di Casteltermini, Calogero Sardo, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il colonnello Vittorio Stingo, assieme al Comandante della compagnia di Cammarata, il capitano Dario Cocchioni, e della stazione di Casteltermini, il maresciallo Francesco Caravella. In rappresentanza del Libero consorzio comunale di Agrigento era presente la dott.ssa Maria Antonietta Testoni, ma anche l’arciprete di Casteltermini, don Carmelo Lo Bue, e come delegato dell’arcidiocesi di Agrigento, don Giorgio Casula.

Proprio i due sacerdoti hanno partecipato attivamente con la preghiera ed hanno imposto la benedizione a tutti quanti i presenti e al sito, dal quale vengono prodotti sia del Nero d’Avola che del Cataratto distribuiti con l’etichetta “Tataratà”.

Fonte Sichelianews.it

Autore dell'articolo: WEBMASTER

Prof. Tommaso Maggio - esperto nella creazione di pagine web e comunicazione