Nuovo buono fruttifero da 6% annuo: ecco come attivarlo

Nuovo buono fruttifero fino al 6% di reddito annuo lordo, si tratta di una delle versioni più diffuse, nel senso di bene di investimento in grado di fruttare denaro in percentuale nel corso del tempo, tra le più amate e sicuramente utilizzate in senso ampio del termine, anche perchè costituiscono una base facile da utilizzare ed in vari “tagli” diversi.

A cadenza non regolare varie versioni del buono fruttifero vengono rinnovate e disposte ad un nuovo utilizzo, nello specifico si fa riferimento quasi sempre ad un ambito diversificato, in quanto non tutta la clientela ne ha bisogno allo stesso modo. Alcune forme possono essere legate solo a specifici clienti, mentre quello ordinario è adatto a tutti. Quale è quello più conveniente?

Come funzionano i buoni fruttiferi

Cosa sono prima di tutto i Buoni Fruttiferi? Si tratta di forme di obbligazione emesse attraverso la Cassa Depositi e Prestiti all’interno del Risparmio Postale, l’intera branca che si occupa esattamente della gestione di queste risorse, come anche i libretti postali ad esempio. Rispetto a questi ultimi i Buoni fruttiferi sono veri e propri tipi di strumento da investmento garantiti dallo stato italiano.

Come ogni forma di obbligazione il buono postale può essere legato ad un ammontare di denaro personale, in un periodo di tempo che può essere di pochi anni fino a 20 anni, durante questa fase a cadenza semestrale o annuale il buono genera un corrispettivo di guadagno in percentuale, sotto forma di interessi, naturalmente esistono delle condizioni.

I buoni più convenienti

Ad oggi quasi 28 milioni di italiani fanno ricorso ad un buono fruttifero postale, un successo che viene confermato anche dalle varie forme: se il buono Tradizionale che ha una durata ventennale può generare un guadagno del 2 % in base a tassi di rendimento crescenti e fissi nel tempo, inoltre è possibile chiedere il rimborso del capitale investito senza vincoli almeno fino alla prescrizione.

  • Esistono altre forme di Buono come ad esempio quello per i Minori che permette un guadagno pari al 5 % su base annua
  • Questo può essere aperto da un maggiorenne, che può essere un genitore, un parente ma anche un conoscente nei confronti di un minore, a partire dall’anno di età ed è valido fino alla maggiore età, e può essere aperto fino all’età del minore pari a 16 anni e mezzo compiuti.

Questa è la forma più “conveniente” in termini di tassi di rendimento, altre però lo sono in maniera diversa, ad esempio il buono 3×4 è concepito per generare un interesse annuo di guadagno pari al 2 % per una durata fino a 12 anni, in questo caso gli interessi sono riconosciuti e possono essere riscattati dopo 3, 6 oppure 9 anni.

Ogni forma di buono viene considerato stabile, e come detto sicuro perchè è lo stato stesso che si occupa della sua gestione, in questo caso attraverso le Poste Italiane. Non hanno costi di gestione, sono solo soggetti come qualsiasi altro bene finanziario all’eventuale imposta di bollo per giacenze medie superiori a 5000 euro annui. Inoltre è prevista una tassazione del 12,5 % esclusivamente sugli interessi.

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