Hai mai avuto la sensazione di pagare più del dovuto per la TARI? Se ti sei mai chiesto se ci sia un modo per ridurre l’importo della tassa sui rifiuti, la risposta è sì! Dal 2025, infatti, ci saranno importanti novità che potrebbero farti risparmiare, soprattutto se sei tra quelli che fanno la raccolta differenziata con attenzione.
La TARI, come sappiamo, è la tassa che copre il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma con il nuovo sistema di calcolo le cose cambieranno. Non si baserà più solo sui metri quadrati della casa o sul numero di residenti, ma sulla quantità effettiva di rifiuti prodotti. E non finisce qui: ci sono già esenzioni e agevolazioni che potresti non conoscere e che potrebbero farti pagare molto meno. Vediamo come funzionano.
Come cambia la TARI nel 2025: meno rifiuti, meno tasse
Dal prossimo anno entrerà in vigore un nuovo sistema chiamato tariffa corrispettiva puntuale, che permetterà di calcolare l’importo della tassa in base ai rifiuti realmente prodotti. L’idea è premiare chi differenzia correttamente e riduce la quantità di immondizia indifferenziata. Per farlo, verranno introdotte tecnologie come sacchetti con codici identificativi o bidoni con chip, che aiuteranno a tracciare i rifiuti domestici.
Chi produrrà meno rifiuti pagherà meno, mentre chi smaltirà in modo scorretto potrebbe trovarsi con una bolletta più alta. Il principio è semplice: più attenzione nella gestione dei rifiuti = meno TARI da pagare. Ma oltre a questa grande novità, ci sono già diverse situazioni in cui è possibile ottenere uno sconto o addirittura un’esenzione. Vediamo chi può beneficiarne!
Chi ha diritto a sconti e rimborsi sulla TARI
Se l’immobile è disabitato e inutilizzabile, potresti essere completamente esentato dal pagamento della TARI. Questo vale per le case prive di arredi e utenze attive, perché – in assenza di attività domestica – non vengono prodotti rifiuti. Inoltre, in alcune aree, anche le case che restano chiuse per lunghi periodi possono ottenere riduzioni, se dimostrano un consumo ridotto di acqua ed energia. Se vivi in una zona non servita dalla raccolta rifiuti, hai diritto a uno sconto del 40% sull’importo totale della tassa. Se invece il servizio viene interrotto temporaneamente per scioperi o problemi tecnici, la riduzione sarà del 20%. Per ottenere questi sconti, sarà necessario segnalare il problema agli uffici comunali e dimostrare il disagio subito. Ecco altre situazioni che possono dare diritto a riduzioni o rimborsi sulla TARI:
- Chi si trova in difficoltà economiche può accedere al bonus TARI, attivato dai Comuni con discrezionalità, in base a soglie ISEE stabilite localmente.
- I cittadini che dimostrano di riciclare una grande quantità di rifiuti speciali assimilati agli urbani possono ottenere sconti, ma la percentuale dipende dalle politiche comunali.
- Se vivi da solo, puoi richiedere una riduzione fino al 30%, a patto di presentare una dichiarazione al Comune con la data di inizio della residenza in solitaria.
- Per chi possiede una seconda casa poco utilizzata, è possibile beneficiare di uno sconto sulla TARI, dimostrando con le bollette delle utenze che l’immobile viene effettivamente occupato solo per pochi mesi all’anno.
Queste misure non sono automatiche e richiedono un’azione da parte del contribuente. È quindi fondamentale informarsi presso il proprio Comune e presentare la documentazione necessaria nei tempi previsti. Con le novità in arrivo nel 2025, la TARI diventerà finalmente più equa e rispecchierà le reali abitudini di chi produce meno rifiuti.
Inoltre, tra agevolazioni per le case disabitate, sconti per chi vive da solo e bonus per le fasce deboli, ci sono diverse opportunità per ridurre il costo della tassa sui rifiuti. Il consiglio? Contatta il tuo Comune e verifica quali agevolazioni puoi richiedere. Non tutti i cittadini ne sono a conoscenza, e spesso basta una semplice domanda per ottenere un risparmio significativo. E poi, diciamolo: se possiamo pagare meno e fare del bene all’ambiente, perché non approfittarne?