Dopo tanti anni di lavoro e di sacrificio, una cosa che sicuramente capita di pensare a chiunque è l’idea di poter andare in pensione e godere del meritato riposo, godendo i frutti di tutto quello che si è fatto per anni e per poter finalmente trarne qualche vantaggio anche economico. Ma le regole del pensionamento cambiano spesso e questo genera non poca confusione.
Un aspetto che purtroppo si trascura è che non tutti hanno la fortuna di cominciare a lavorare presto, e quindi non possono immaginare di poter godere della pensione in tempi brevi, o comunque entro l’età che toccherebbe a quanti, fin da giovani, hanno avuto la fortuna di poter godere della sicurezza lavorativa. Cerchiamo allora di fare chiarezza su questo argomento.
20 anni di contributi: la pensione di vecchiaia
Se hai maturato durante la tua attività lavorativa 20 anni di contributi, la possibilità più comune per andare in pensione è quella della vecchiaia. Il requisito principale è avere compiuto almeno 67 anni e un giorno, e con i 20 anni di contributi versati, puoi fare richiesta per la pensione senza incontrare alcun tipo di ostacolo.
Ma c’è un ostacolo che devi sempre tenere in considerazione ed è relativo purtroppo all’importo della tua pensione: infatti, se l’assegno sociale, quello relativo alla pensione minima, è oggi pari a 538,68 euro al mese, considerando che la tua pensione non potrà essere inferiore a 1,5 volte questo assegno, percepirai una pensione di 808,02 euro mensili.
Quali altre soluzioni ci sono?
Ma non demordere: esistono infatti altre soluzioni, e una in particolar modo potrebbe fare al caso tuo. Si tratta della pensione anticipata contributiva, che richiede innanzitutto che tu abbia versato contributi dopo il 1° gennaio 1996 e che ti permette di andare in pensione al compimento dei 64 anni, ma a patto che la tua situazione corrisponda ai seguenti requisiti:
- 64 anni di età
- 20 anni di contributi effettivi, non valgono i contributi figurativi per disoccupazione o malattia
- una pensione calcolata che sia almeno pari a 3 volte l’assegno sociale, quindi almeno 1.616, 04 euro mensili
- vantaggio per le donne: con un figlio la soglia minima di abbassa di 2,8 volte l’assegno sociale, quindi 1.508,30 euro mensili; mentre con 2 o più figli scende addirittura a 2,6 volte, ovvero 1.400,57 euro.
Questa opzione può rappresentare una valida alternativa a tutte quelle che sono presenti oggi nello scenario pensionistico del popolo italiano e allo stesso tempo può essere di aiuto a quanti non vogliono assolutamente aspettare di compiere i 67 anni per andare in pensione come tutti gli altri, quindi anticipando di 3 anni il pensionamento.
Avere 20 anni di contributi oggi, come puoi ben vedere, non significa assolutamente ricevere una pensione alta. L’importo finale purtroppo dipende sempre da quanto hai versato nel tuo periodo lavorativo, più o meno continuativo. Quindi, se sei stato stagionale o comunque con una retribuzione bassa, purtroppo lo Stato italiano poco ti tutela e quindi le soluzioni non sono sempre quelle che si prospettano.