Nato nel maggio del 2000 quando si chiamava ancora Chi vuol essere miliardario?, oggi il format resta uguale, ma cambia solo un dettaglio nel titolo: Chi vuol essere milionario?, un adeguamento dovuto dopo il passaggio dalla Lira all’Euro. Si tratta di un programma televisivo in onda ormai in fascia pomeridiana nel periodo autunnale, ed è da sempre condotto da Gerry Scotti.
Il game si rifà al programma tv inglese Who wants to be a Milionarie?, e può contare ben oltre 170 stati del mondo dove questo game show ha praticamente il predominio. Ad accomunare questo gioco, ci sono le stesse identiche musiche di sottofondo e che accrescono la suspence in momenti salienti del gioco. Ma ci sono alcuni dettagli che alcuni non conoscono e oggi ti sveleremo.
Tutto quello che non sai del gioco più amato dagli italiani
Cominciamo dalle musiche: queste, come appena detto, sono uguali per tutte le versioni del gioco: stesso jingle, stessa melodia. Sono state curate da alcuni compositori di fama internazionali in quanto a questo tipo di cose: Matthew e Keith Strachan insieme alla fedele collaborazione in alcune circostanze del famoso Ramon Covalo.
Ma parliamo di Guinness World Record, che partono proprio dall’Italia: il programma è stato anticipato da uno spin-off condotto sempre da Gerry Scotti nel 2008, che si chiamava 50-50 (uno degli aiuti usati nel format televisivo che il concorrente può richiedere per sbrogliare intricate matasse). Ma ancora più importante risulta che, dopo questo primo tentativo, Scotti abbia avuto la possibilità di assicurarsi un posto d’onore con questo programma nella fascia preserale per ben 12 edizioni, dal 2000 al 2011, rendendo il noto conduttore tv di Mediaset un vero e proprio guinness man ( per aver presentato il maggior numero di puntate ).
E i concorrenti? Hanno qualche guadagno, oltre il possibile montepremi?
Prima di capire se anche i concorrenti abbiano un’entrata dalla semplice partecipazione al game show, cerchiamo di capire (o meglio di ripassare) le modalità di gioco, che non sono complesse, ma sono anche piuttosto puntigliose, anche al fine di garantire sicurezza e possibilità di vincita ai concorrenti, tra zone franche e premi assicurati. Vediamo insieme quali sono le regole:
- il concorrente ha la possibilità di rispondere a ben 15 domande, di varia natura e che trattano qualunque tipo di questione, dalla storia alla geografia, dalla matematica alla grammatica, per passare attraverso l’attualità e curiosità tra le più incredibili.
- le domande ovviamente partono da questioni semplici e arrivano ad argomenti molto complessi, a volte anche intricati
- per evitare che tutto si riduca a una semplice scommessa, sono posti dei livelli sicurezza, per mettere al sicuro la vincita
- in soccorso del concorrente ci sono tre aiuti principali: il 50/50, per portare le risposte da 4 a 2; l’aiuto del pubblico e l’aiuto da casa. Da qualche anno, poi c’è anche l’aiuto da parte del conduttore, quindi di Gerry Scotti.
- una volta scelta la risposta che sembra la più ragionevole, Scotti ripete sempre la fatidica domanda “l’accendiamo?”
Non sempre abbiamo assistito a vincite importanti, perché spesso la terza fase del gioco è facile da chiudere, soprattutto quando sei a corto di aiuti e ormai l’adrenalina sembra aver lasciato spazio alla stanchezza e a un po’ di confusione mentale. Ma comunque moltissimi giocatori hanno portato a casa cifre importanti; cifre che, nonostante tutto, sono soggette a tassazione da parte dello Stato italiano.
Ma quanto guadagna un concorrente? Questo è un discorso di contratto. In base alle voci che girano, l’importo guadagnato dal concorrente è relativo ad alcuni obblighi e vincoli contrattuali, tra cui proprio quello di richiedere la somma vinta, ma sottoponendola a tassazione secondo la legge italiana, anche se i soldi vengono poi transitati su conti esteri.