Il Canone RAI è confermato anche per l’anno in corso ed è qualcosa che viene spesso considerato “fastidiosamente obbligatorio” tra gli obblighi di pagamento, anche se è abbastanza facile trovarsi a pagarlo con regolarità essendo la TV oramai immancabilmente presente nella maggior parte delle case degli italiani, in ogni situazione.
Tuttavia esistono le esenzioni che possono permetterci di non pagare questa forma di tassa applicata al possesso dell’apparecchio televisivo, in base anche all’età, condizione possibile da oramai molti anni ma che, dati alla mano, non tutti conoscono e quindi riescono o sanno correttamente come sfruttarla in modo effettivo. Come è possibile disdire?
Operazione, quella dell’esenzione, che è possibile fare in vari modi, sfruttando una regolamentazione che tra le esenzioni è relativamente facile da applicare. L’esenzione del Canone Rai va considerata però non permanente, bensì come qualcosa che va rinnovata potenzialmente a carattere regolare, specificatamente a cadenza annuale, in quanto tende a ripresentarsi.
A cosa serve il Canone Rai?
Non tantissimi si soffermano sull’utilità del Canone Rai, o meglio sono razionalmente portati a capire perchè questa imposta “esiste” effettivamente e perchè continua ad essere presente nel nostro ordinamento legale, pur essendo una imposizione molto poco gradita da quasi tutta la popolazione italiana, senza grosse sorprese, di generazione in generazione.
Il Canone Rai è una tassa, che viene applicata e calcolata fin dallo scorso secolo in base al possesso della TV, questo significa che anche se virtualmente non ne facciamo ricorso, bisogna pagare comunque questa imposta, calcolata per finanziare una buona parte del servizio pubblico ovvero i servizi televisivi e d’informazione della TV di stato.
Per questo viene associata alla Rai ancora oggi, ed essendo una tassa statale, viene a sua volta tassata dallo stato stesso, quindi una parte del corrispettivo viene detratta. Si tratta di una delle imposizioni maggiormente “evase” da parte della popolazione italiana, per questo ogni governo fa fatica a far rispettarne l’obbligo.
Chi può non pagare?
Sono diversi i casi di esenzione potenziale, tutti però vanno chiesti anche se il cittadino rientra in categorie specifiche, quello legato all’età è forse il più comunemente conosciuto, e si applica potenzialmente per tutti coloro che hanno almeno 75 anni compiuti ma che al tempo stesso non godono di un reddito superiore a 8000 euro calcolati all’anno.
In questo calcolo vanno inseriti anche i redditi di chi è presente nel nucleo familiare, quindi parenti, familiari oltre a coniungi mentre non vanno tenute in considerazione figure come colf e badanti. Altri casi di esenzione dal Canone Rai richiedibili sono ad esempio i militari NATO operativi nel nostro paese così come i rivenditori di apparecchi televisivi.
Possono fare richiesta anche tutti coloro che non possiedono un apprecchio televisivo, in quanto ancora oggi l’obbligatorietà scatta esclusivamente in presenza di questo apparecchio. Questo consente di essere dalla parte della legge se invece usufruiamo dei programmi televisivi attraverso un computer, un telefono smartphone o un tablet, ad esempio in quanto non considerabili TV.
Come fare la domanda
E’ possibile chiedere l’esenzione per età o per tutti gli altri casi in vari modi, ovvero in modo “manuale” scaricando il Modulo presente sul portale dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione del Canone Rai. In questa sezione infatti è possibile scaricare sul dispositivo e stampare il documento che va riempito con le informazioni personali aggiornate.
A queste va allegate una copia del documento di identità in corso di validità, infine se decidiamo di inviare noi stessi la comunicazione, è necessario recarsi in un ufficio postale ed inviare il tutto, documenti e comunicazione presso la località de Agenzia delle Entrate – Direzione provinciale I di Torino – Ufficio Canone Tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
Alternativamente possiamo inviare la medesima richiesta attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, se siamo provvisti di una forma di profilo di identificazione come lo SPID oppure la Carta d’Identità Digitale, per avere accesso al portale. Infine anche attraverso l’utilizzo di un qualsiasi Caf attivo sul territorio è possibile ultimare la richiesta.
Quanto costa il Canone Rai nel 2025?
Novità relativa in merito al costo del Canone Rai che si applica naturalmente in maniera specifica a cadenza annuale. Infatti viene calcolato su base annua, in base alla bolletta della luce, forma che mantiene dal 2016 e che è stata portata all’attuazione in un modello mantenuto ancora oggi, che costa in totale per ogni cittadino 90 euro all’anno.
Lo scorso anno l’esecutivo ha apportato uno “sconto” di 20 euro, portando quindi il Canone Rai a “costare” 70 euro, provvedimento che però non è stato confermato per il 2025. Si è ritornati a pagare 90 euro annui, dilazionati in una somma pari a 9 euro per ogni singola mensilità, da gennaio fino ad ottobre.