Agevolazioni fiscali e bonus per le famiglie con disabili rappresentano un insieme di elementi radicati nel tessuto sociale italiano e, ovviamente, una componente essenziale del nostro sistema di welfare. Tuttavia, questo non è un ambito “statico”, e molte misure possono subire modifiche, come previsto per il 2025.
La categoria dei disabili non è omogenea e, ai fini del riconoscimento statale, non tutte le agevolazioni sono considerate equivalenti e accessibili a tutti. Le normative prevedono la possibilità di ricevere sostegno economico, ma anche altre forme di agevolazioni di natura molto diversa.
Quali sono le principali novità nel welfare per le famiglie con disabili? Negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti significativi che hanno influenzato questo tema, che è naturalmente molto delicato, anche per quanto riguarda il modo in cui lo stato “comprende” l’invalidità nei suoi vari livelli. Cosa cambia nel 2025?
La definizione legale
Gran parte della definizione legale di invalidità deriva dalla spesso citata legge 104, che ha rappresentato la prima fondamentale forma di regolamentazione statale per definire un quadro di assistenza necessario per chi soffre di condizioni o patologie specifiche che ne limitano il normale svolgimento della vita.
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale nel 1992 e soggetta a diverse modifiche, la legge 104 è legata alla presenza di determinati requisiti ed è di fatto indispensabile in Italia per avere diritto all’assistenza medica, economica e all’integrazione sociale, riducendo al minimo la potenziale emarginazione causata dalla condizione.
La legge 104 è servita anche come “base” per altri provvedimenti più o meno specifici relativi all’assistenza, ma anche e soprattutto per ottenere benefici e vantaggi per le persone riconosciute dallo stato come disabili. Tra le principali agevolazioni spiccano quelle fiscali, ma anche quelle per i familiari (come genitori o altri membri del nucleo familiare) e, naturalmente, quelle lavorative.
Legge 104 e accompagnamento
Spesso considerate complementari, queste due tipologie di categorizzazioni: la legge 104 è, come detto, una forma di riconoscimento che dà diritto a diverse agevolazioni di tipo economico, supporto medico e lavorativo. Ad esempio, chi rientra in questa categorizzazione può ottenere fino a 3 giorni di permesso lavorativo, diritto esteso ai parenti stretti e al coniuge del soggetto.
Attraverso la legge 104 si possono ottenere svariate tipologie di agevolazioni, mentre l’accompagnamento è un aiuto economico diretto legato al supporto necessario data la condizione dell’individuo. Questo importo varia a seconda del tipo di disabilità riscontrata, e per il 2025 ha un limite fissato a 542 euro per gli invalidi totali, fino a 1022 euro per i non vedenti assoluti.
Oltre a queste forme, come anticipato, sono state aggiornate e prevalentemente confermate le forme di agevolazioni e bonus, sia quelli concepiti appositamente per chi vive una condizione di disabilità, sia per chi non ne fa parte, come vedremo tra poco alcuni bonus sono di tipo rafforzativo per i disabili.
Le agevolazioni per il 2025
A partire dall’esenzione di alcune tasse come il Bollo Auto, se il disabile risulta essere fiscalmente a carico di un’altra persona, se possiede l’auto o in caso di veicolo cointestato tra il soggetto ed un familiare che non risulti a carico. Lavorativamente parlando si lega ad esempio al Bonus Assunzione, ossia un provvedimento che aumenta il salario per i disabili assunti attraverso un contratto subordinato.
Questo può significare un aumento fino al 35 % pari alla retribuzione lorda per livelli di disabilità da 67 fino al 79 %, importi percentuali di disabilità riconosciute come superiori possono portare importi fino al 70 % più alto sulla retribuzione fino a 36 mesi del contratto lavorativo.
L’assegno unico, il provvedimento che ha sostituito gli assegni familiari da qualche anno sono richiedibili dal genitore porta ad una agevolazione economica mensile senza limiti di età per i disabili, dopo i 21 anni questa ammonta a 28,50 euro.
Supporto anche per i bambini fino a 3 anni d’età conosciuto come Bonus Nido Figli disabili, in caso di assoluta impossibilità da parte del bambino di frequentare una struttura educativa prescolare, per chi è soggetto a patologie non risolvibili nel breve periodo o in senso assoluto del bambino in questione.
Importi mensili aggiornati e invalidità
Così come l’accompagnamento anche gli importi sono stati confermati in maniera progressiva e soggetti a leggeri aumenti (anche se la media di questi ultimi è solitamente di pochi euro al mese, relazionati alla perequazione). A partire dall’Assegno “base” mensile per chi è considerato disabile almeno al 74 % fino al 99 %, gode di 336 euro al mese di supporto economico.
Per chi ha una invalidità pari al 100 % può chiedere una maggiorazione che raddoppia l’importo appena menzionato. Dal 2025 è stato concepito in via sperimentale il Bonus Anziani 850 euro, una forma di indennità aggiuntiva mensile per chi ha almeno ottant’anni compiuti, si trova sotto il limite ISEE di 6000 euro ed ha diritto all’accompagnamento.