Le fatture dell’energia elettrica sono già mutate negli ultimi mesi, e per molti queste muteranno ulteriormente nei prossimi mesi, a causa della recente conclusione della maggior parte dei servizi relativi al Servizio Elettrico Nazionale, che da metà 2024 ha di fatto interrotto quasi tutte le forniture.
Questo ha generato una confusione solo parziale in quanto non è stato così evidente per tutti, anche perché solo una parte dei cittadini italiani ha avvertito gli effetti di questa specifica decisione imposta dallo stato, con persino una sorta di ritardo intenzionale, al fine di rendere il tutto meno “traumatico”.
Ma cosa cambia per le fatture, e soprattutto per le tariffe di milioni di italiani? Analizziamo in termini semplici come è strutturato il servizio elettrico nazionale e cosa è cambiato nei mesi scorsi, ma anche banalmente la ragione principale, di notevole importanza, che ha causato questo cambiamento più impattante di quanto possa sembrare.
Servizio Elettrico Nazionale: di cosa si tratta?
È innanzitutto necessario analizzare con attenzione e chiarezza, cos’è e cosa è stato il servizio elettrico nazionale: con questa denominazione si intende una società creata attraverso la collaborazione tra lo stato Italiano ed Enel, che ha costituito questa società dedicata alla distribuzione di servizi legati all’energia elettrica, ormai nel 2007.
Questa ha sostituito Enel Servizio Elettrico, di fatto l’unico fornitore che per anni è stata l’unica fonte statale in grado di fornire elettricità ai privati. La situazione che ha visto l’avvento del Mercato Libero dell’energia. La creazione della nuova società è stata la conseguenza e ha portato tutti gli utenti che non hanno aderito al mercato libero dal 2007 fino allo scorso anno, a far parte del Servizio Elettrico Nazionale.
Rispetto al mercato libero, il Servizio Elettrico Nazionale applica tariffe gestite e regolate di volta in volta da ARERA, l’agenzia che si occupa della tutela dei prezzi delle fonti di energia nel nostro paese, con il costo che quindi non è fisso, ma varia a seconda del mercato, mentre il mercato libero offre una maggiore disponibilità di servizi e tariffe fisse.
Perché il Servizio Elettrico nazionale chiude?
In realtà la cessazione è stata graduale, ed è stata completata nel mese di luglio 2024. Il servizio non cessa completamente ma da questo preciso mese continuerà a fornire energia solo a categorie molto specifiche di cittadini, gli utenti vulnerabili che come vedremo più avanti sono di vario tipo. Questi utenti continueranno ad essere riforniti dal SEN.
È una regolamentazione che prevede la cessazione di un unico fornitore con tariffe differenziate per portare la limitazione graduale ma ormai quasi totale presso la clientela privata (ha riguardato nei mesi precedenti anche quella delle piccole aziende). Il tutto è quindi pensato per offrire una serie di servizi più sostenibili ed equilibrati nei prezzi.
Rientrano o meglio rientravano nel SEN tutti coloro che come detto non hanno mai deciso di cambiare fornitore di energia elettrica. Per chi invece ha sostituito il servizio elettrico nazionale almeno una volta, non cambia nulla: i fornitori alternativi sono già in regola con le nuove disposizioni e non sono previste novità neanche nel lungo periodo.
Cosa accade ora?
Chi ha fatto parte del SEN vedrà le proprie fatture cambiare, probabilmente questo è già avvenuto sia nella forma delle fatture cartacee che non riportano più la dicitura ed il logo Servizio Elettrico Nazionale ma quello di un altro tipo di fornitore. Questo è stato associato direttamente dallo stato per tutte le utenze che come detto non hanno effettuato il “passaggio manuale” ad un fornitore del mercato libero.
Le società associate variano a seconda della città e della regione, ma è possibile liberamente scegliere di cambiare con un altro fornitore del mercato libero, mentre non è possibile ritornare al Servizio Elettrico Nazionale. La condizione cambia per i clienti vulnerabili che riceveranno senza limiti una fattura identica a quella precedente con la dicitura Servizio a Tutele Graduali.
Tra i vulnerabili che quindi non vedranno alcun cambiamento ci sono tutte le utenze in condizioni economiche svantaggiate, persone che necessitano e che fanno ricorso a strumenti per la sopravvivenza come apparecchiature mediche, ma anche per i disabili legati alla legge 104, oltre a chi si trova in una residenza danneggiata da eventi calamitosi.
Prezzi differenti
Come detto il tipo di utenza diversa tra mercato libero e servizio elettrico nazionale può comportare una differenza concreta in termini di costo in fattura, ed il fornitore associato dallo stato dopo la chiusura quasi totale del mercato “tradizionale” può essere insoddisfacente, proprio perché possono presentarsi costi in aumento in senso generale.
Per questo è opportuno verificare una volta passati al mercato libero, le società elettriche che offrono prezzi più convenienti in senso effettivo confrontando anche attraverso varie app e servizi che si occupano esattamente di questo. Ricordiamo che in linea generale il costo dell’energia è in costante aumento da diversi mesi.