Quando si deve potare la pianta di fico? Ecco la risposta dell’esperto

Quando parliamo dell’albero di fico facciamo riferimento ad una pianta davvero particolare che riscontra un notevole successo non solo nell’ambito del giardinaggio, ma anche in altri frangenti della vita. Trova infatti grande applicazione in ambito letterario e religioso, motivo per cui molto spesso il suo significato va oltre alla bellezza che è in grado di emanare.

Sicuramente la parte più apprezzata di questa pianta è proprio il frutto che la stessa è in grado di generare e che risultando così dolce ottiene il consenso di molti palati. Ovviamente per poter beneficiare di questa risorsa è prima importante prendersi cura della pianta che, come tutte le altre, merita di essere rispettata e tutelata.

Oggi siamo qui per scoprire qualche curiosità sulla pianta di fico e sui frutti che è in grado di generare e che riescono a rendere felici anche le persone più golose. Ecco tutto quello che bisogna sapere su questo tipo di coltivazione, sulla potatura del fico e, soprattutto, in quale periodo dell’anno bisogna portarla a termine per far sì che venga praticata nel miglior modo possibile.

Alla scoperta del fico

Il fico è uno degli alberi più apprezzati in natura non solo per la bellezza dell’albero, ma proprio per la qualità e il sapore che da sempre contraddistinguono i suoi frutti. Si tratta di un albero davvero particolare che solitamente riesce ad adattarsi alle situazioni più disparate e che richiede poche cure rispetto alle altre creature di origine vegetale.

Solitamente è possibile apprezzare questa pianta lungo le costiere meridionali, ma con il cambiamento climatico ha trovato consenso anche nelle regioni del Nord, dove riesce a crescere con successo durante i momenti più caldi dell’anno. Trattandosi di una pianta molto forte e resistente riesce a crescere anche in quelle zone dove altri alberi non riuscirebbero a proliferare.

Per sopravvivere ha bisogno di un clima piuttosto caldo e durante l’inverno entra nella fase vegetativa proprio per proteggersi e rigenerarsi in vista di quella che sarà poi la primavera. In questo periodo dovrà essere supportato con concimi e fertilizzanti a base di azoto che, per l’appunto, lo salvaguarderanno da tutti quegli imprevisti che potrebbero palesarsi con l’arrivo del freddo.

Come prendersi cura del fico

Pur trattandosi di una pianta che non richiede grandi attenzioni e che riesce a crescere senza troppo impegno, il fico richiede comunque il rispetto di alcune regole che potrebbero rivelarsi vincenti per la sua coltivazione. Per quanto riguarda l’irrigazione non richiede particolari procedure, poiché non ha bisogno di troppa acqua, se non nella prima fase dell’impianto.

Per quanto riguarda la scelta del terreno, invece, è importante optare per una superficie che riesca ad essere drenata in quanto il fico riesce a crescere ovunque, ma ha bisogno di affondare le sue radici in una zona in cui non si formino ristagni idrici o altrimenti potrebbe marcire. Il momento ideale per piantare il fico si verifica a tra l’autunno e l’inverno realizzando delle buche che di solito sfiorano i 70 cm di profondità.

In un primo momento può essere coltivato all’interno del vaso, ma dopo qualche mese dovrà essere spostato in quanto tende a crescere molto e questo contenitore potrebbe non offrirgli tutto ciò di cui ha bisogno per sopravvivere. Proprio per questo bisogna intervenire e far sì che lo stesso possa essere coltivato liberamente in maniera da espandersi senza limitazioni.

Quali sono le malattie che possono colpire il fico?

Il fico non è immune all’azione degli agenti patogeni e di tutti quei parassiti che prima o poi potrebbero colpirlo nelle diverse fasi della vita ed è proprio per questo motivo che non bisogna mai abbassare la guardia e fare di tutto per tenere sotto controllo la situazione. Esistono delle malattie che vengono causate dai funghi che se non trattate con attenzione potrebbero far marcire ogni parte del fico.

Per non parlare poi della temibile ruggine del fico che vede la comparsa di un fungo la cui superficie risulta essere rossastra. Il fungo in questione prima colpisce le foglie e poi pian piano si diffonde sui rami, nei frutti e anche sul tronco, finendo nei casi peggiori anche nelle radici. Ovviamente tutte le parti interessate dal problema finiranno per morire e anche se l’albero riesce ad essere salvato potrebbe non dare alla luce i suoi frutti per moltissimo tempo.

Ovviamente questo discorso riguarda anche la presenza degli insetti che da sempre sono attirati dal fico proprio per l’odore intenso dei suoi frutti e il sapore del quale possono beneficiare se si avvicinano agli stessi. Un chiaro esempio di infestazione è quella rappresentata dal punteruolo nero, un piccolo insetto che penetra i fichi e deposita le uova dentro il legno o dentro i frutti. Lo stesso discorso riguarda la presenza delle cocciniglie e delle vespe, le quali molto spesso depongono parte del loro corpo proprio all’interno dell’infiorescenza del fico.

Cosa sappiamo sulla potatura dell’albero di fico?

Quando parliamo dell’albero del fico non possiamo soffermarci sull’intervento che risulta essere il più importante di tutti per far sì che lo stesso possa essere sempre bello e soprattutto in salute. Ci riferiamo alla potatura, un’operazione di alto livello che permette di curare il fico quando questo è affetto da qualche problema e far sì che lo stesso possa risultare sempre bello secondo gli standard previsti per la sua specie.

La potatura è importante per definire la forma della pianta, ma anche per evitare che tutte quelle strutture che per un motivo o per l’altro non riescono più a produrre frutti vadano a bloccare la crescita di nuovi polloni o rami. Solitamente per effettuare questo tipo di intervento è sempre consigliabile partire dal basso, in maniera tale da correggere il tiro qualora si stesse tagliando troppo. Sicuramente l’intervento più indicato è quello che deve avvenire in estate e che permette di effettuare tagli drastici sui rami, in quanto in alcuni casi accorciarli solamente non sarebbe sufficiente.

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