Praticamente ogni pianta necessita o può avere grandi vantaggi dalla presenza di un fertilizzante, che sostanzialmente contribuisce in modo fortemente benefico sia per il terreno che per la permanenza e mantenimento di una buona salute della pianta stessa. A partire dalle antichissime civiltà, che avevano compreso l’idea di un migliorativo per le piante.
Esistono fertilizzanti realizzati appositamente per tipologie di piante di ogni tipo, da quelle produttive, quindi legate all’alimentazione ma anche per gli alberi e per le specie invece ornamentali. Per il nostro orto però possiamo procedere anche in modo da sfruttare elementi totalmente naturali, addirittura “scarti” alimentari e non solo, come vedremo presto.
Naturalmente dipende anche dalle necessità che ha la nostra pianta che può essere più o meno bisognosa di un concime, che può essere più o meno bilanciato e fornire una serie di elementi fondamentali per mantenere il suolo coltivato molto fertile. Una buona fertilizzazione non è per forza qualcosa di impegnativo o costoso.
A cosa serve?
Cosa è il fertilizzante? Con questo nome si va ad identificare una o più sostanze che sono molto ricche di proprietà a come ad esempio i sali minerali, i più importanti per le piante in crescita sono costituiti da potassio, magnesio ed azoto, oltre a calcio manganese e zolfo. Questi fanno parte di un terreno fertile ma anche quello più ricco va incontro ad una dispersione di elementi.
Un po’ come per gli esseri umani che necessitano di “mattoncini” sotto forme di alimenti o integratori, dai quali è possibile acquisire tra l’altro i medesimi elementi, come anche le vitamine, anche le piante necessitano di un contesto nutrizionale che assieme ad acqua e luce solare, serve a garantire una buona risposta immunitaria.
Generalmente il fertilizzante serve per proteggere la pianta dalle condizioni estreme di temperatura, ma anche dall’attacco di parassiti, quindi animali che possono danneggiarne la struttura oltre che da agenti patogeni. Esistono tantissime varianti di concimi e fertilizzanti, molto spesso possiasmo fare ricorso a ciò che abbiamo in casa e non solo.
Concimi naturali
I fertilizzanti migliori sono quelli equilibrati, quasi sempre il letame animale che proviene da uno o più animali, generalmente erbivori, costituiscono la migliore scelta per il nostro giardino o anche per l’orto. Naturalmente non tutte le piante necessitano lo stesso compendio e quantità di fertilizzante, ma il concime di buona qualità ha la capacità di rendere il terreno equilibrato, generalmente un apporto moderato si aggira tra i 40 ed i 60 grammi per metro quadro.
La cenere è altresì molto impiegata e può essere ottenuta attraverso la combustione di legni non lavorati non verniciati e non laccati, quindi “puri”. E’ particolarmente utile in caso di terreno dal pH molto acido essendo una variante alcalina e che quindi può riequilibrare il tutto, anche in questo caso possiamo aggiungerla al terriccio e miscelare bene.
Il compost è qualcosa invece che è altresì utile, che è possibile realizzare in casa ma anche comprare in pezzi o blocchi ed identifica vari elementi naturali, spesso “scarti” portati a maturare per diverso tempo ed in condizioni di umidità ed esposizione all’aria abbastanza elevata, anche in questo caso è la scelta migliore
Fertilizzante dagli scarti
In casa disponiamo, specialmente in cucina quasi tutto ciò di cui abbiamo bisogno per ottenere una risposta in termini di prodotti. Addirittura vari “scarti” possono essere utili una volta sminuzzati, e miscelati al terreno in questione. Va ricordato che come anticipato in apertura, conviene conoscere lo stato del substrato ma anche le necessità della pianta.
Ad esempio il potassio si trova in ottime quantità nelle bucce di banana, mentre il calcio può essere riscontrato negli scarti delle uova, specificamente nei gusci sminuzzati, mentre l’azoto può essere riscontrato naturalmente nei fondi di caffè ma anche nei già menzionati metodi che prevedono la cenere, che è ricca di elementi importanti.
Molto duttile e quindi utile è anche l’acqua di cottura delle verdure, che riesce a trattenere numerosi elementi e questa può essere utilizzata come acqua per irrigare le piante. Attenzione però a scegliere questa forma di liquido derivante dalla cottura se presenta quantità di sale molto ridotto o addirittura assente.
Metodi protettivi
Molto in voga è anche il macerato di ortica, che non è solo un buon fertilizzante ma ha anche capacità protettive nei confronti di varie forme di malattie e patogeni, oltre che parassiti delle piante, specialmente quelle da fiore e quelle produttive. Basta lasciare delle foglie in acqua per alcuni giorni in un luogo al riparo dai raggi solari.
Decisamente impiegata per la stessa motivazione è la forma di composto formata da acqua e sapone di Marsiglia in quantità molto ridotte, questa forma però non va aggiunta al composto del terreno ma applicata superficialmente in modo leggero sulle piante stesse così da eliminare i fastidiosi insetti parassiti come ad esempio gli afidi.