Quando potare l’oleandro? Il consiglio degli esperti per una fioritura rigogliosa

L’oleandro è un arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea, molto utilizzato nei giardini per le sue rigogliose fioriture. Oltre che per le abbondanti fioriture, l’oleandro è apprezzato per la sua resistenza e capacità adattiva che lo rendono adatto alle condizioni climatiche avverse. Per avere una pianta in salute e una buona fioritura è importante la potatura.

Come ogni pianta, anche questo arbusto necessita di un intervento di potatura per stimolare la nascita di nuovi germoglio, avere una forma disciplinata e una struttura equilibrata. Però è essenziale sapere quando potare l’oleandro perché dalla scelta del periodo più adatto dipendono la qualità e quantità della fioritura e la prevenzione di malattie.

Una corretta potatura, effettuata nel periodo più idoneo e con le giuste tecniche e gli strumenti appropriati, migliora la gradevolezza estetica e la salute dell’oleandro e ne prolunga la vita, garantendo abbondanti fioriture anno dopo anno. Seguendo questi consigli degli esperti è possibile ottenere risultati ottimali per una fioritura rigogliosa.

Quando potare l’oleandro?

Come abbiamo detto, dalla scelta del momento giusto per potare l’oleandro dipende la buona salute dell’arbusto e una abbondante fioritura. Gli esperti ci dicono che ci sono due periodi ideali per effettuare un intervento di potatura. La fine di febbraio e l’inizio di marzo rappresentano uno dei periodi ideali perché siamo alla fine dell’inverno e alle soglie della ripresa vegetativa.

In questo intervento si eliminano i rami secchi, danneggiati e indeboliti per preparare l’oleandro alla crescita attiva vegetativa che avverrà a partire dalla primavera, stimolando la nascita di nuovi germogli per avere una fioritura abbondante durante l’estate. Il secondo periodo ideale è rappresentato dalla fine di settembre fino a metà ottobre.

La potatura autunnale serve a contenere lo sviluppo della pianta e per questo si procede con un intervento di potatura che va ad accorciare i rami troppo lunghi per stimolare la crescita di nuovi getti. La potatura autunnale serve a mantenere la forma dell’arbusto, conferendogli una struttura armoniosa, e per prepararlo ad affrontare l’inverno.

Come effettuare la potatura dell’oleandro

L’importante è non procedere con una potatura drastica durante la stagione della fioritura perché ciò oltre a compromettere la produzione di fiori, indebolisce la pianta e apre la via allo sviluppo di malattie caratteristiche della specie. Occorre dunque procedere con interventi leggeri di sfoltimento, eliminando i rami secchi e malati.

I fiori appassiti possono essere rimossi delicatamente durante l’estate per prolungare la fioritura dell’oleandro. Per effettuare una potatura efficace e sicura della pianta occorre procedere con gli strumenti più adeguati come forbici da potatura affilate e pulite per effettuare tagli netti e precisi, riducendo il rischio di malattie e infezioni.

Invece, per i rami più grossi e spessi si possono utilizzare cesoie o seghetti. Dopo aver effettuato l’intervento di potatura, occorre raccogliere il materiale eliminato e provvedere a smaltirlo correttamente. Infatti, i rami e le foglie dell’oleandro non vanno bruciati perché la combustione sprigiona le sostanze tossiche naturalmente contenute nella pianta.

Interventi mirati per una fioritura rigogliosa

Ci sono interventi mirati e tecniche specifiche di potatura per andare a stimolare una fioritura rigogliosa e abbondante. Ridurre i rami secchi e danneggiati, malati e indeboliti permette alla pianta di convogliare nutrimenti ed energie verso i rami sani che fioriscono e a prevenire le malattie. Un altro intervento mirato è lo sfoltimento della chioma.

Occorre eliminare i rami che crescono verso l’interno e che incrociano gli altri al fine di migliorare la circolazione dell’aria all’interno della chioma e far sì che la luce penetri più uniformemente. Inoltre, un intervento di questo tipo riduce il rischio di infezioni fungine e altre malattie, grazie all’azione della ventilazione e della luce.

Ridurre i rami troppo lunghi a una altezza più gestibile aiuta a mantenere una struttura armoniosa ed equilibrata e a evitare che i rami si spezzino a causa dell’eccessivo peso o del vento. I tagli vanno effettuati di preferenza appena sopra una gemma rivolta verso l’esterno, per indirizzare la crescita del nuovo ramo lontano dal centro dell’arbusto.

Potare l’oleandro in vaso

L’oleandro può essere anche coltivato in vaso come pianta ornamentale e anche in questo caso richiede interventi di potatura. Ciò è necessario per contenere le dimensioni della pianta rispetto al suo apparato radicale alloggiato nel poco spazio del vaso e anche per evitare che diventi troppo grande per lo spazio circostante.

Sempre per lo stesso motivo, si raccomanda di effettuare un rinvaso ogni 2-3 anni per stimolare la crescita di nuove radici e un miglior assorbimento dei nutrienti. Dopo la potatura dell’oleandro in vaso è importante irrigare regolarmente per facilitare la ripresa vegetativa ma evitando la presenza di ristagni di acqua.

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