Quando concimare gli agrumi: il calendario perfetto

Con agrumi intendiamo tutta una serie di piante i cui frutti risultano particolarmente aspri al gusto, come arance, mandarini, limoni, pompelmi e così via. Si tratta di piante abituate a crescere in climi e terreni anche molto duri ma questo non significa che anche loro non abbiano bisogno di cure specifiche.

Fra gli aspetti più importanti inerenti la loro coltivazione, la concimazione è uno di quelli da non sottovalutare, poichè capace di fornir loro nutrienti essenziali per una miglior crescita della pianta e soprattutto di una maggior resa a livello di produzione fruttifera. Al contrario, la mancanza di alcuni nutrienti potrebbe avere l’effetto opposto.

Concimare, però, non signfica soltanto applicare del concime quando vogliamo e usando il prima che ci capita. La concimazione, quando fatta bene, richiede una corretta pianificazione e uno studio attento di quelli che sono gli elementi nutritivi da integrare e soprattutto nel periodo migliore, poichè non sempre è il caso.

Quando concimare

Come anticipato, quindi, la concimazione deve essere fata in periodi strategici dell’anno, in modo tale da poter massimizzare l’apporto nutritivo e facilitarne l’assorbimento da parte delle piante. Il momento migliore, di solito, è tra febbraio e marzo, ossia tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, non appena le piante cominciano a risvegliarsi dal riposo vegetativo.

Altro periodo importante per la concimazione è l’estate, specialmente per quanto riguarda tutti quegli agrumi coltivati in vaso, che avranno un fabbisogno nutrizionale maggiore rispetto a quelli coltivati in terra. Durante questo periodo sosterremo la crescita dei frutti e la salute della pianta, usando una combinazione di fertilizzanti appositamente formulati.

Infine, l’autunno è un altro periodo molto importante quando si parla di concimazione, sebbene leggermente inferiore rispetto a quella primaverile. Durante questo periodo, andando a fornire nutrienti alla pianta la aiuteremo a rinforzarsi, specialmente le radici, in modo tale da poter far fronte al clima rigido invernale. Si tratta di una pratica particolarmente necessaria nelle zone dal clima più rigido.

Tipologie di concimi

Per secoli, la concimazione è sempre stata fatta utilizzando elementi naturali, come cenere e composto o letame di animali, come cavalli o buoi. Oggi, tali metodi sono ovviamente ancora molto utilizzati ma ne sono nati di nuovi, dando origine alla creazione di fertilizzanti sviluppati chimicamente e a partire da elementi nutritivi specifici.

I concimi organici sono sicuramente molto buoni e perfetti per arricchire il nostro terreno con sostanze nutritive naturali. Humus, letame e concime continuano ad essere tra i più utilizzati e venduti in commercio poichè contribuiscono a migliorare la qualità del suolo, quando miscelati con esso e ne aumentano al contempo la capacità di trattenere l’umidità.

I concimi chimici, però, ossia quelli creati in laboratio, per quanto spesso più costosi sono anche migliori poiché formulati appossitamente in modo tale da avere una combinazione equilibrata di nutrienti essenziali come fosforo, potassio e azoto o magari quantità maggiori di un elemento piuttosto che di un altro. Nel caso degli agrumi, un fertilizzante dalla composizione 20-10-10 (azoto-fosforo-potassio) è ideale.

Come concimare

Sapere come applicare il concime è altrettanto importante poichè influirà sul tasso di assorbimento da parte della pianta degli elementi nutritivi presenti in quest’ultimo. Uno degli errori più comuni, per esempio, è quello di distribuire il fertilizzante tutto intorno al tronco della pianta; in questo modo, però, si rischia di danneggiare le radici.

Il metodo migliore per applicarle il concime consiste nel distribuirlo in maniera regolare in un area corrispondente pressappoco alla chioma della pianta in questione. Tale zona prende il nome di “zona di gocciolamento” ed quella in cui le radici riescono ad assorbire meglio i nutrienti dal terreno. Per completare, poi, è sempre il caso di innaffiare in modo abbondante.

Può essere utile, poi, interrarlo leggermente, e non soltanto lasciarlo sparso nello strato superficiale del terreno. Possiamo aiutarci usando una zappetta leggera e smuovendo il terreno un poco alla volta, prima di innaffiare. Per gli agrumi coltivati in vaso, invece, è sempre meglio usare dei fertilizzanti diluibili in acqua e applicarli circa ogni 15 o 20 giorni durante la fase di crescita attiva, dopo il risveglio.

Alcuni errori da evitare

Ricordiamoci di evitare alcuni piccoli errori che non sempre possono saltare all’occhio. Uno dei più semplici, ad esempio, è un eccesso di fertilizzante. Usarne troppo, infatti, può avere degli effetti anche molto nocivi per la pianta; un eccesso di azoto nel terreno potrebbe portare ad una maggiore crescita delle foglie a scapito, invece, della fioritura e di una più scarsa fruttificazione.

Fondamentale, poi, non sbaglire i periodi che abbiamo spiegato. Assolutamente da evitare è la concimazione in periodo invernale poichè in questo modo si potrebbe andare a creare uno squilibrio nella crescita della pianta e la si potrebbe renderla più vulnerabile a malattie o parassiti, rischiando di dannegiarla seriamente o, peggio, farla morire.

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