L’avocado è un frutto ricco di benefici, spesso consigliato dai nutrizionisti. Frutto della pianta Persea gratissima, le cui origini sono legate al Messico, è noto per la sua buccia dura e verde e per la polpa, che può avere una consistenza più o meno dura, caratterizzata da una cromia che viaggia tra il verde e il giallo.
Per quanto riguarda le sue proprietà nutrizionali ricordiamo che, in media, 100 grammi di avocado apportano poco più di 230 calorie. La maggior parte di queste sono all’insegna dei lipidi, che rappresentano circa l’89% della composizione del frutto. Come ben sai, esistono diverse tipologie di grassi. Nel caso dell’avocado, il 2,48% circa di essi è costituito da grassi saturi – acido palmitico – e il 18,3% circa da grassi monoinsaturi (tra questi, invece, prevale l’acido oleico). Infine, l’1,45% circa della composizione lipidica dell’avocado è a base di grassi monoinsaturi, soprattutto acido linoleico.
Ricco di vitamina E, fondamentale per proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi, e fonte di vitamine del gruppo B, che aiutano, invece, il metabolismo delle cellule, questo superfood può essere coltivato in casa. Pensi che sia difficile? Bene: questa guida è stata preparata apposta per aiutarti a cambiare idea. Continua a leggere per scoprire i trucchi che abbiamo selezionato per te!
Come far crescere l’avocado in casa?
Per far crescere l’avocado in casa, è innanzitutto necessario procurarsi un nocciolo del frutto. Dopo aver riempito un bicchiere d’acqua, lo si adagia con leggerezza in modo che, per metà, sia immerso nel liquido. A questo punto, prendi quattro stuzzicadenti e, facendo in modo che siano perpendicolari l’uno all’altro, conficcali nel nocciolo.
Il risultato davanti al quale ti devi trovare davanti è molto simile a una croce. Lo step successivo prevede il fatto di prendere un bicchiere, che va poi riempito d’acqua proseguendo fino all’orlo. Adagiaci sopra il nocciolo di avocado. A sostenerlo sul bordo ci pensano gli stuzzicadenti che hai precedentemente posizionato. Assicurati che la parte più tondeggiante del frutto sia ben immersa nell’acqua. Da essa, infatti, avranno poi origine le radici.
A questo punto, non resta che scegliere la collocazione giusta. Iniziamo dandoti una buona notizia: vanno bene sia gli ambienti interni, sia quelli outdoor. Un criterio importante prevede il fatto di scegliere una zona caratterizzata da un’illuminazione media. Una volta collocato il bicchiere, non resta che attendere. In media, cominceranno a vedersi i primi germogli – e le prime radici, ovviamente – dopo quattro settimana circa. Essenziale, in questo lasso di tempo, è cambiare l’acqua al bicchiere almeno una volta alla settimana, facendo sempre attenzione che il suo livello sia costante.
Come coltivare l’avocado dal seme: altri consigli da non perdere
Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei consigli per coltivare l’avocado arrivando al momento in cui le radici sono ormai arrivate a un punto di proiezione ottimale all’interno del bicchiere. In questa fase, si potrà vedere, nella parte alta, una piccola foglia. Chi ama condividere su Instagram il proprio impegno nella coltivazione dell’avocado, è soprattutto in tale momento che fotografa la pianta.
Tornando un attimo agli step necessari alla coltivazione concreta rammentiamo che, arrivati al punto appena menzionato, è necessario procurarsi un vaso di almeno 30 cm di diametro, che va riempito di terriccio. Per quanto riguarda i criteri di scelta di quest’ultimo, ricordiamo che va benissimo il terriccio universale. Se possibile, è il caso di focalizzarsi verso soluzioni caratterizzate da un buon livello di morbidezza e con un pH neutro.
Ricordati sempre di aggiungere sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa, fondamentale per favorire un corretto drenaggio, aspetto essenziale per il benessere della pianta a lungo termine. Dopo aver riempito il vaso di terriccio, arriva il momento, delicatissimo, di trasferire l’avocado. Essenziale è togliere con delicatezza gli stuzzicadenti e avere cura di posizionare la piantina a partire dalle radici.
Come coltivare un avocado in vaso
Come poco fa ricordato, le radici cresciute nel bicchiere vanno posizionate nel terriccio che riempie il vaso, facendo attenzione a non esercitare una pressione eccessiva. Ovviamente il seme deve rimanere all’aria nella parte superiore. Dopo aver archiviato questi step, si apre una parentesi nel corso della quale l’irrigazione della pianta riveste una particolare importanza.
Attenzione: questo non vuol dire che sia possibile lasciarsi prendere la mano. Come poco fa ricordato, anche nel caso dell’avocado è essenziale prendere in considerazione i giusti espedienti per evitare i ristagni idrici. Altri due aspetti di massima importanza riguardano la temperatura e l’illuminazione. La prima in particolare non dovrebbe mai essere inferiore ai 10°C.
Nel corso della stagione invernale, collocare il vaso con la pianta di avocado negli interni domestici va più che bene. Nel momento in cui arriva la bella stagione, il vaso può essere posizionato in un contesto outdoor, per esempio il balcone. Si tratta di un cambiamento normalissimo se si pensa al fatto che parliamo di una pianta tropicale.
Come gestire la potatura e altri aspetti fondamentali per il benessere della pianta
Per prendersi cura al meglio della propria pianta di avocado, è essenziale prendere in considerazione anche la gestione della potatura. Idealmente, bisognerebbe iniziare quando la pianta raggiunge i 30 cm di altezza. Tenendo conto di questo limite, si dà alle foglie tutto il tempo per creare uno strato folto e ai rami di crescere.
Non abbiamo ancora parlato della concimazione. Il periodo ideale per effettuarla è la bella stagione. Procedi ogni 15-20 giorni e aggiungi al terriccio dove sta crescendo il tuo albero di avocado un concime che sia ricco di azoto e di zinco. Durante i mesi freddi, invece, la pianta di avocado non ha bisogno di essere concimata.