I pomodori sono uno tra i vegetali più coltivati al mondo, soprattutto in Italia, dove sono una parte fondamentale della dieta mediterranea e della nostra cucina. Vengono usati crudi, cotti, semplici così come sono o miscelati in qualche modo insieme ad altri ingredienti. Sono l’ingrediente principale di molti piatti, come ad esempio della caprese, della pappa al pomodoro etc.
Coltivarli non è difficile, anzi, tuttavia se si vuole avere delle piante sani e forti, capaci di produrre tanti frutti, allora è il caso di darsi da fare e mettere in atto alcune buone pratiche fondamentali. Uno degli aspetti più importanti, in tal senso, riguarda la cura del terreno o meglio la sua preparazione.
Possiamo usare una serie di fertilizzanti e concimi vari, come la cenere, una delle più facili e naturali da ottenere, in modo da migliorare la qualità e anche il filtraggio dell’acqua. Possiamo effettuare questo procedimento sia in terra diretta, in un giardino magari, che in vaso, quando non si dispone di spazi adeguati ma si ha la possibilità di avere un terrazzino o un balcone.
La preparazione del terreno
Come accennato, se vogliamo ottenere un raccolto abbondante di pomodori, la cosa principale da fare è lavorare bene il terreno e renderlo il più nutriente e vantaggioso possibile per le nostre piante. Se vogliamo migliorarne la fertilità, ossia il numero di nutrienti minerali in esso presenti, non dobbiamo fare altro che miscelare del buon concime al momento della lavorazione iniziale.
Un altro aspetto molto importante riguarda la filtrazione dell’acqua, ossia quanto il terreno sarà drenante. Un eccesso d’acqua, infatti, sia per irrigazione sia per piogge naturali, potrebbe avere effetti molto negativi sulle piante, causando marciume radicale che porterebbe, conseguentemente alla morte. Dunque, è sempre importante lavorare bene la terra e far si che l’acqua dreni bene e non ristagni.
Un altro fattore che possiamo prendere in considerazione è la pacciamatura, una tecnica che permette di coprire la zona coltivata con del materiale quale paglia, foglie secche, o dei teli appositi, in modo tale da mantenere per più tempo l’umidità nel terreno e prevenire la crescita di erbacce e altre piante spontanee che potrebbero togliere nutrimento ai pomodori.
La cenere come concime naturale
La cenere è uno dei fertilizzanti più usati per quanto riguarda la coltivazione praticamente da secoli. Si tratta di un concime di facile reperibilità e molto semplice da miscelare con il terreno, semplicemente con dell’aggiunta d’acqua. La cenere di legna è stata usata per tanti anni come concime proprio perchè altamente ricca di nutrienti come potassio, calcio e fosforo.
Possiede anche delle proprietà alcalinizzanti ed è possibile dunque usarla in terreni molto acidi per equilbrarne il pH, contribuendo a renderlo più basico. Il modo migliore per usarla è quello di spargerne delle piccole quantità intorno alle piante e mescolare il tutto al terreno con l’ausilio di un po’ d’acqua.
Quando la si usa è sempre bene fare attenzione, però, a non esagerare poichè un eccesso potrebbe andare ad alterare il terreno in maniera eccessiva. Volendo, è possibile anche usare la cenere non soltanto come concime ma anche come fonte di protezione delle piante di pomodoro da eventuali malattie e parassiti.
Irrigazione e supporti per le piante
Un altro fattore da non sottolavutare quando ci si prende cura delle proprie piante è l’irrigazione e ciò vale anche per quanto riguarda i pomodori. In questo caso deve essere regolare e contenuta, senza esagerare. Il modo migliore per fornir loro acqua è quello di innaffiare direttamente alla base della pianta, evitando di bagnare le foglie.
Ricordiamo che durante il periodo estivo può essere necessario irrigare con più frequenza ma cerchiamo sempre di non esagerare. Poca acqua ma un po’ più spesso. Facciamo attenzione anche al supporto per i nostri pomodori; mano a mano che crescono, infatti, avranno bisogno di qualche cosa che le sostenga, evitando che i frutti tocchino terra.
Possiamo usare diversi elementi come sostegno verticale, dalle canne secche ai tutori in legno fino anche alle gabbie metalliche, strutture che possiamo appoggiare sopra le piantine in modo tale che ci crescano intorno, aiutandole quando necessario legando le varie diramazioni con dello spago o del fil di ferro, senza stringere troppo.
Malattie e parassiti
Un ultima accortezza riguarda malattie e parassiti, due elementi nocivi sempre dietro l’angolo e pronti a colpire non appena ci si distrae. I pomodori, infatti, sono soggetti a diverse malattie, come peronospora o oidio. Se vogliamo prevenirle è sempre il caso di monitorare le nostre piantine durante tutto l’arco della loro crescita e applicare se necessario dei prodotti per la loro protezione.
Possiamo usare prodotti naturali come olio di neem o anche il sapone di marsiglia. Per farlo ci basterà miscelarli con un po’ di acqua e sistemarli all’interno di un contenitore con nebulizzatore, in modo tale da poter poi spruzzare il tutto sulle foglie e sui frutti della pianta. In tal modo proteggeremo i nostri pomodori anche da eventuali parassiti.