Se vuoi provare a renderti conto di quanto sia importante prenderti cura di una pianta, specie quando si tratta di pianta che produce fiori e frutta, te lo spiego in questo modo, presentandoti la pianta di albicocco, che è considerata da molti come una pianta speciale in grado davvero di dare pochissimi pensieri.
Eppure, per quanto possa sembrare strano e anche impensabile, la pianta di albicocco è anche molto particolare, in quanto riesce a mostrare il meglio di sé davvero dandole pochissime cure, a partire dal fatto che, siccome produce sempre tantissimi frutti, almeno una volta all’anno desidera essere sotto posta a potatura.
Si tratta di un’operazione che fa davvero bene tutte le piante, ma per l’albicocco spesso diventa quasi indispensabile, per riuscire non solo a non interrompere la fruttificazione, ma anche per mostrare tutti i benefici connessi a questo momento così particolarmente sentito dalla stessa pianta. Ma quando e come potarla senza danneggiarla?
Capiamo di più sulla potatura
Se stai leggendo, è perché o sei un neofita che ha bisogno di consigli oppure conosci bene l’argomento, ma ci preme comunque mostrarti quanto sia importante dare una bella spolverata alla chioma del tuo albero, almeno una volta all’anno, mostrandoti attento a migliorarne l’efficienza, grazie a una serie di migliorie in corso d’opera.
La potatura completa generalmente viene effettuata in un momento in cui per la pianta si azzera la sua funzione vitale, quindi nel caso specifico dell’albicocco, questa avverrà in inverno, quando, come si dice in questi casi, entra in riposo vegetativo. Ma quello che compete alla pianta di albicocco è molto di più.
Infatti, essendo una pianta che se tenuta bene produce in modo considerevole, è importante che i rami tuttavia non si spezzino e da parte nostra cresca l’interesse affinché non siano mai troppo pieni e cadenti. Per questo motivo, potrebbe risultare indispensabile potare e tagliare i rami che altrimenti rischiano di rompersi per il peso eccessivo.
Attenzione alle malattie
Ma non è solo una questione di periodo. La potatura va effettuata anche in periodi che non hanno nulla a che vedere con il riposo vegetativo, semplicemente perché anche dopo la pianta va costantemente monitorata. Ciò significa che ad un certo punto è necessario capire se è il caso di darle un ulteriore aiuto.
Può capitare, ed è una cosa frequente, che la pianta venga infestata da agenti patogeni, da afidi o altri parassiti che agiscono in profondità determinando la lenta e rovinosa fine della pianta. Purtroppo questo è spesso non controllabile, soprattutto quando ormai la pianta è stata del tutto attaccata, ma se presa in tempo qualcosa si può ancora fare.
Sicuramente il primo passo diventa quello di eliminare tutto ciò che viene infestato, ed è fondamentale anche provare ad agire in virtù di quello che c’è di ancora salvabile nella pianta. Ad esempio, se è solo un lato della chioma ad avere subito l’attacco quel lato va del tutto eliminato.
E cos’altro fare?
Bene, in queste circostanze, sarà la pianta stessa a mostrarti se c’è ancora speranza per salvare il salvabile e togliere tutto quello che potrebbe danneggiare il raccolto. Inoltre, considera che se è malata, laddove è stato praticato il taglio, la ferita potrebbe rimanere indelebile, e in quel caso è necessario andarle in aiuto.
In questi casi si comincia con l’uso di un cicatrizzante, utilissimo sui tagli dei rami che non si vanno sanando. E questo è importantissimo, alla luce del fatto che la potatura per lo più si pratica nel periodo autunnale e, andando incontro all’inverno, non bisogna mai scartare che la pianta abbia bisogno di un aiuto.
In tutto questo non dimenticate che è altrettanto indispensabile pensare di fare un lavoro ancora più mirato e attento, per il quale si dia grande e ampio margine di recupero coprendo con un tessuto impermeabile ma traspirante la zona che ancora non si è sanata e far sì che quindi non ci siano più problemi.
Consigli finali
Se tieni conto di tutto quello che ti abbiamo detto, sicuramente l’albicocco che tieni nel tuo orto saprà regalarti raccolti incredibili, sempre piene e rigogliose, semplicemente dandogli un’attenzione più specifica che ti può tornare utile quando devi praticare la potatura principale, quella post produzione; ma anche per quelle successive e sicuramente anche meno impegnative.
Una cosa che sicuramente però non devi fare è andare alla cieca, lanciandoti nell’impresa di fare piazza pulita della pianta che ti è sembrata troppo sofferente per caricata da troppi frutti. Un errore che alla fine ti si potrebbe pure ripercuotere contro, mostrandoti purtroppo anche una pianta particolarmente compromessa e finita.