Come coltivare l’orchidea in casa: il segreto che tutti gli appassionati conoscono

Se hai il sogno di avere delle orchidee in casa ma temi che abbiano bisogno di troppe cure, ti sbagli di grosso! Infatti, anche i meno esperti potranno avere questo bel fiore in casa, seguendo pochi, semplici accorgimenti. Questa pianta è molto delicata, quindi è difficile tenerla in salute e farla crescere rigogliosa.

D’altronde le orchidee sono piante tropicali e quindi bisogna ricreare un po’ il loro habitat per farle stare bene. Ideale è un clima caldo e umido ma alcune varietà possono crescere in climi e situazioni diverse, anche in paesi paradossalmente freddi. Dunque bisogna solo comprendere di cosa hanno bisogno le orchidee (temperatura ideale, luce, annaffiatura, fertilizzazione).

Inoltre, occorre anche capire cosa temono e cosa fare per non danneggiarle. Se infatti ci fossero dei problemi durante la crescita di questa pianta, bisognerà agire tempestivamente con dei rimedi. In ogni caso, avere l’orchidea in casa è possibile, e renderà ogni ambiente molto più bello con i suoi splendidi fiori colorati.

La coltivazione ideale dell’orchidea

La maggior parte delle orchidee crescono nel terreno perché hanno delle radici molto resistenti, ricoperte da uno strato bianco chiamato “velamen” che permette alla pianta di assorbire come una spugna tutta l’acqua di cui ha bisogno. Questo rivestimento protegge anche le radici dal calore e dalla perdita di umidità. È molto importante fare attenzione al terreno scelto per questa pianta.

Infatti, deve fornire una buona circolazione dell’aria e permettere all’acqua di drenare velocemente, per evitare ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici. In genere come terreno viene usato un substrato in muschio-sfagno oppure corteccia di abete, radici di felci essiccate, lana di roccia, perlite, pepite di sughero, pietre, fibra di cocco, roccia lavica (o più di questi materiali insieme).

Il terreno va irrigato con accortezza, lasciando il substrato sempre solo umido, non allagato. Se è già umido, evitare di innaffiare ancora. Durante la stagione calda, in linea di massima andrà bene annaffiare 3-4 volte alla settimana, mentre durate i periodi freddi basterà anche solo una volta alla settimana. Il momento migliore per fare questa operazione è al mattino presto, così che l’acqua possa poi evaporare nel corso della giornata.

L’orchidea ha bisogno di questa temperatura

Essendo una pianta tropicale, l’orchidea ha bisogno di una temperatura calda o tiepida. Quindi purtroppo non vive bene in Paesi con temperature al di sotto dei 17°C ma neppure in quelli dove fa molto caldo e si toccano più di 24°C. Dunque la temperatura migliore per questa pianta va proprio dai 17°C fino ai 24°C.

Ciò non toglie che si potrà far crescere bene l’orchidea anche in posti dove si arrivano a toccare i 35°C, tenendo riparata la pianta dal sole o dai raggi solari diretti, e lasciandola all’ombra, bagnando frequentemente il terreno. Se c’è umidità e una buona ventilazione, è certo che l’orchidea non avrà nessun problema di adattamento.

Bisogna però controllare attentamente la temperatura e l’umidità perché sono parametri che possono mettere in pericolo l’esistenza dell’orchidea stessa. Soprattutto le temperature troppo basse possono rovinare le foglie e i fiori, causando ingiallimenti e deturpazioni. Anche le correnti d’aria possono mettere in serio rischio questo fiore, quindi meglio lasciarle sempre in un solo posto, senza spostarle da una parte all’altra, in modo da evitarle.

L’orchidea crescerà bene se farai attenzione a questi aspetti

Ci sono altri piccoli aspetti da considerare per fare in modo che la pianta di orchidea cresca bene e rigogliosa. Per esempio tocca fare attenzione all’illuminazione dato che questo fiore ama e vuole la luce, ma non i raggi diretti del sole. Quindi sarà opportuno sistemare la pianta a sud oppure ad est, magari collocandola sotto una tenda sottile che faccia passare i raggi solari (senza che arrivino diretti su di essa).

La luce è fondamentale per la buona crescita della pianta perché senza illuminazione, la pianta non fiorirà. Molto importante è anche il discorso “fertilizzazione” poiché questo è il nutrimento di cui la pianta ha bisogno anche ogni quindici giorni o una volta al mese, a seconda delle necessità. La soluzione migliore è una debole, caratterizzata da una parte di concime (azoto, fosforo e potassio) e una parte di acqua.

Il fertilizzante non deve essere passato sulle foglie che potrebbero bruciare ma bisognerà sollevarle e versare il nutrimento direttamente all’interno del vaso. Quando il vaso si svuoterà completamente, passare a rimuovere il fertilizzante in eccesso. Un fertilizzante specifico per orchidee potrà essere la soluzione migliore poiché contiene azoto, ideale soprattutto da fornire alla pianta in Primavera.

Cosa può far male all’orchidea

L’orchidea non è una pianta che soffre di malattie o parassiti ma bisogna controllare la qualità e le condizioni ambientali in cui vive, quindi tutto quanto appena detto: luce, temperatura, umidità, irrigazione, fertilizzazione. Solo in questo modo la pianta si troverà nelle condizioni ideali per fiorire due o tre volte l’anno.

Quindi, mantenendo i giusti livelli di luce, controllando la temperatura e l’umidità dell’ambiente dove è collocata, irrigando nei giusti quantitativi e alla giusta frequenza, e fornendo il corretto nutrimento alla pianta, sicuramente la nostra orchidea crescerà vigorosa e in salute e potrà essere esposta in ogni ambiente della casa per dare colore e allegria.

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