Caffè con o senza zucchero? E’ una delle piccole / grandi scelte legate alla presenza di questa amatissima bevanda che ha anche un notevole, ed oramai ben conosciuto impatto sulla salute che non è mai totalmente positivo o negativo. Naturalmente siamo portati a considerare il caffè senza zucchero come la scelta salutare per eccellenza, in quanto la nostra percezione è quella di un prodotto “puro”.
Questo è sicuramente vero, ma è qualcosa che alla fine impatta davvero sulla salute del nostro organismo? Il caffè ha notevoli impatti sul nostro metabolismo, ma questo viene migliorato, peggiorato dalla presenza dello zucchero? Proviamo ad analizzare quanto cambia dal punto di vista fisico e chimico lo zucchero che è ovviamente un edulcorante diffusissimo.
Con o senza zucchero?
Mediamente gli italiani continuano a preferire una quantità di zucchero anche moderata nel caffè, che serve a smorzare i tipici toni acidi, seppur molto variabili dalla varietà, ma anche dalla lunghezza e dalla tostatura del caffè. Generalmente cambia poco se si fa ricorso allo zucchero di canna o quello bianco, se non un leggero tipo di differenza nel sapore.
Da sempre gli studi in merito agli effetti del caffè si sprecano, ed hanno evidenziato connotati mediamente positivi, a patto ovviamente di non ecceere nelle quantità: il caffè infatti oltre a stimolare la concentrazione e l’attenzione, ha anche un ottimo impatto protettivo per il cuore ed il sistema circolatorio, arterie incluse ed ha un ottimo potere migliorativo sul sistema digestivo.
Quale fa bene?
Analizzando quale versione, con o senza zucchero “fa più bene”, quali sono i risultati? Diversi studi hanno evidenziato delle proprietà maggiori di carattere antiossidante se si sceglie di consumare il caffè senza zucchero, quindi l’effetto brucia grassi (che non vuol dire dimagrimento, attenzione!) viene rallentato, ed il corpo conseguentemente avrà degli effetti meno marcati.
- Secondo vari studi quindi il caffè zuccherato è sostanzialmente meno “potente” in ogni suoi effetti, dall’azione della caffeina fino al carattere di stimolo per la digestione
- Altri studi hanno evidenziato come l’assenza di zucchero o dolcificanti possa essere un rimedio o un migliorativo per il mal di testa
Inoltre sempre più persone attualizzano il consumo di caffè senza zucchero come abitudine: una volta acquisita infatti la caratteristica forma di “palato” all’assenza di zucchero (magari agendo gradualmente), si è sicuramente in grado di percepire meglio i sentori del caffè, ed anche analizzarne pregi e difetti valutandone meglio le qualità.
Per la salute, a meno che non consumiamo tantissimo caffè al giorno (la dose consigliata giornaliera non dovrebbe superare le 3 tazzine espresso) l’apporto di zucchero, non cambia tantissimo nel lungo periodo: se ci consideriamo amanti della bevanda però dobbiamo ricordare che quantomeno fare ricorso a meno zucchero ci aiuta davvero a valorizzare questa bevanda.