Come conservare l’alloro? Ecco il trucco della nonna che sorprende tutti

Il laurus nobilis, nome scientifico, più coumunemente noto come alloro, è una pianta aromatica tra le più diffuse in tutto il bacino Mediterraneo e coltivata e usata già in tempi molto antichi. Le sue foglie, molto profumate, vengono usate in diversi modi e trovano impiego sia in cucina che in campo medico, nell’erboristeria.

Si tratta di uno degli aromi più usati in ambito culinario ed è stato spesso associato alla vittoria e alla saggezza. Gli antici romani, per esempio, erano soliti adornare il capo dei vincitori dei giochi olimpici o degli imperatori con corone in alloro, che all’epoca erano un simbolo di gloria e di prestigio; oggi si fa altrettanto in ambito universitario quando ci si laurea.

Per quanto riguarda invece l’ambito terapeutico, l’alloro è un ottima pianta officinale dalle molte proprietà benefiche, specialmente per quanto riguarda l’ambito digestivo; in più, possiede anche alcune capacità calmanti capaci di agire a livello nervoso. La si può, dunque, usare al di fuori della semplice cucina, preparando degli ottimi infusi o decotti.

Le proprietà benefiche dell’alloro

All’interno delle sue foglie sono presenti numerosi principi attivi che vanno a conferire a questa pianta le elevate capacità terapeutiche di cui abbiamo accennato poc’anzi. I componenti principali non sono altro che oli essenziali, tannini e flavonoidi, elementi antiossidanti e antinfiammatori capaci quindi di agire su diversi fronti una volta ingeriti.

L’impiego maggiore di questa pianta in campo terapeutico, comunque, riguarda la digestione. Gli infusi di foglie di alloro, infatti, sono molto comuni per quanto riguarda i rimedi casalinghi e possono effettivamente aiutare a ridurre il gonfiore e i crampi intestinali, facilitando al contempo il processo digestivo. Possiede anche proprietà carminative che aiutano a contrastare la formazione di gas nello stomaco e nell’intestino.

Ma non solo, l’alloro possiede anche alcune proprietà antisettiche e antibatteriche che molti ignorano e può risultare utile anche in casi di raffreddore o infezioni respitatorie. In questi casi si può provare a preparare un infusione bollente con foglie di alloro e inspirarne i fumi, in moto tale da facilitare la respirazione alleviando la congestione nasale.

L’alloro in cucina

L’uso maggiore e più conosciuto dell’alloro, comunque, rimane quello in ambito culinario. Infatti, da secoli, che sia fresco o essicato, le foglie di alloro vengono usate in numerosi piatti con l’intento preciso di aromatizzarli. Che si tratti di stufati, arrosti, salse, legumi e tanto altro ancora, l’alloro è perfetto per aggiungere quel tocco in più.

Uno dei trucchi più comuni delle nonne è quelli di aggiungerne una foglia durante la cottura dei legumi, come lenticchie, ceci o fagioli, in modo tale da amplificarne il gusto e migliorarne anche la digeribilità (e ridurre anche la formazione di gas intestinali) grazie ai principi benefici di cui abbiamo parlato precedentemente.

Si tratta di una pratica intelligente e che si è protratta nel corso dei secoli, passando di mano in mano fino ad oggi. Insomma, oltre a conferire un sapore più ricco ai piatti, l’alloro contribuisce anche a rendere gli alimenti più digeribili. Ecco perchè lo si usa spesso nella preparazione del mazzetto guarnito, o bouquet guarni, un insieme di erbe aromatiche molto usato nell’alta cucina occidentale.

Come conservare l’alloro

Se si vuole fare uso di alloro tutto l’anno allora è il caso di imparare a conservarlo come si deve, in modo tale da non rimanere mai senza. Le foglie di questa pianta, infatti, come tutte le altre, tendono a deteriorarsi e dunque è essenziale sapere che possiamo mantenerle in buone condizioni essiccandole o conservandole in un certo qual modo.

L’essicazione è sicuramente il modo più facile e comune per mantenerle a lungo. Ci basterà semplicemente raccogliere le foglie e lasciare che essicchino naturalmente in un luogo ombreggiato, ben ventilato e in assenza di umidità per un paio di settimane. Ricordiamoci che, una volta essiccate, le foglie devono essere conservate all’interno di un contenitore ermetico.

Volendo, poi, è anche possibile usare le foglie ancora fresche e conservarle come tali per qualche periodo, non troppo però. In questo caso, ciò che dobbiamo fare è semplicemente raccogliere le foglie, avvolgerle in un panno che avremo umidificato in precedenza e successivamente sistemarle in frigorifero. In questo modo dovrebbero riuscire a mantenersi per diversi giorni.

Alcuni consigli per coltivarlo in casa

Chiaramente il modo migliore per avere dell’alloro fresco e pronto ad ogni momento è coltivarlo a casa propria. Se ci interessa la coltivazione, è bene ricordarsi che l’alloro ama il sole e dunque è sempre il caso di prediligere dei luoghi ben illuminati in modo tale che riceva luce per la maggior parte della giornata.

Ricordiamo poi di innaffiare regolarmente ma senza esagerare. Quando sistemiamo la nostra piantina all’interno del vaso facciamo si che ci sia un buon substrato capace di far drenare bene l’acqua in eccesso in modo tale da prevenire evetuali ristagni che potrebbero danneggiare la nostra pianta e usiamo di tanto in tanto qualche buon fertilizzante.

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